Campi seminati, attrezzi contadini al lavoro, casolari e cortili: ecco il mondo un po' perduto che il pennello di Nino L'Annunziata fa rivivere con amore e attenzione ai gesti antichi, ai riti quotidiani e concreti legati al lavoro agricolo.Pennellate sicure, limpide, senza incertezza.

Chiaroscuri che rivelano e non vogliono nascondere, nella tensione di un realismo trasfigurato che non solo illustra ma anche celebra, in una sorte di atemporalità tranquilla.

Una ricerca dei valori più genuini di un passato senza le frenesie della vita contemporanea e cittadina."

Mirella Camera

 

 

"L'evoluzione stilistica ed espressiva di Nino L'Annunziata consiste nell'aver elevato a tema degno della pittura motivi e soggetti passati della cultura popolare.

Le sue immagini indagano, scoprono e ripropongono con autonomia e sicurezza espressiva frammenti di annose testimonianze di vita.

Riti, agresti, ritratti, vecchi cascinali, antiche macine rivivono attraverso la materia e il caldo realismo del pittore.

E' un omaggio alla serenità e a certi valori dai ricordi stemperati nel tempo e un rifiuto degli aspetti sempre più distaccati e spasmodici dei nostri giorni."

Neri Fallani

 

 

Forme e colori di Nino L’Annunziata

 

La pittura di Nino L’Annunziata è spontanea ed insieme curata da una sensibilità di fondo non comune. L’artista vive l’immagine e rende con sapienza i particolari significativi che appaiono ai suoi occhi. E’ un’apparizione che sorge da un’attenzione rispettosa verso le cose e da un desiderio visivo ordinato, ossequioso, ma non servile, verso lo splendore delle manifestazioni della realtà.

L’amore per le Nature Morte rivela una intelligenza sentimentale, pudica e riservata, nei confronti dei frutti della Terra, esempio elementare quanto essenziale di vita. I colori di Nino L’Annunziata sono solari, ma non abbaglianti. Sono morbidi, d’una morbidezza dolce, come frutto di un pensiero, di una riflessione sulla consistenza delle cose e come volontà di contemplazione silenziosa, concentrata, estetica, sulla bellezza delle forme. Le sue composizioni sono frutto di capacità immediata nel cogliere una proposta mentale e sentimentale di assemblaggio ideale di oggetti animati. L’artista li anima con giochi cromatici sapienti ed accosta l’uno all’altro con senso armonico dedotto da una notevole educazione allo sguardo e dal piacere di esprimere le conseguenze dello stesso con amorevole disciplina, per onorare la magnificenza della realtà senza intervento umano, se non quello di riconoscere il suo valore.

Nino L’Annunziata eccelle nelle Nature Morte, ma non vanno certo trascurate le altre sue proposte espressive, a partire dai ritratti, in taluni dei quali raggiunge una grande intensità, senza scegliere psicologismi, per finire con i paesaggi: sogni ideali sfiorati con affetto e simpatia.

Semplice e insieme complessa la sua pittura, una pittura caratterizzata da abilità manuale allo stato puro: dono della natura che l’artista abbellisce con entusiasmo trattenendo sapientemente l’emozione.   

 

Dario Lodi


 

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